Lily Allen partecipa all’evento “Not Fair” organizzato dopo la scoperta dei Panama Paper e chiede a gran voce le dimissioni di David Cameron
All’inizio di questo mese, milioni di files, passati alla storia col nome di Panama Papers, sono stati resi pubblici online, esponendo i dati finanziari e gli account offshore di alcune figure pubbliche. In questi documenti è stato rivelato che il padre del primo ministro inglese, David Cameron, che è morto nel 2010, ha aperto un conto off-shore sotto il nome Blairmore Holdings e giovedì 8 aprile il primo ministro ha dichiarato di possedere quel conto ma di averlo chiuso prima di assumere la sua carica nel 2010.
La cantante in prima linea all’evento contro i Panama Papers
Lily Allen ha denunciato sui social media il comportamento del ministro e l’ha accusato di furto, infine ha chiesto le sue dimissioni. Inoltre la Allen ha organizzato una protesta da tenere al di fuori della sua residenza a Downing Street ed è scesa in strada insieme agli altri manifestanti. La cantante è intervenuta all’evento di “Not Fair” e ha detto ai giornalisti: “Penso che sia disonesto e che dovrebbe andarsene”. Inoltre ha dichiarato al The Sun: “Credo che sia fondamentale che i giovani si interessino alla politica e per questo sono qui. Credo che molti altri non siano presenti solo per paura delle ripercussioni”. Intanto, il capo del governo britannico insiste comunque di non avere «nulla da nascondere» e di aver rispettato la legge, e precisa d’aver pagato a suo tempo «normalmente» le tasse sui dividendi di quella quota. Cameron nell’intervista si è rimangiato tuttavia l’affermazione secondo cui né lui né la sua famiglia avrebbero mai beneficiato del fondo offshore paterno.
Gli italiani presenti negli elenchi dei Panama Papers
Ci sono anche Barbara D’Urso, Carlo Verdone e lo stilista Valentino Garavani, tra gli italiani citati nell’archivio dello studio legale panamense Mossack Fonseca al centro delle rivelazioni «Panama Papers». A rivelarlo è «L’Espresso» che pubblicherà venerdì i primi 100 nomi di italiani che compaiono nell’archivio ottenuto dall’International Consortium of Investigative Journalists.